EmmyBruno

Dalla prefazione al libro "Il cane di Terranova"

a cura del Dottor Antonio Morsiani

 

 

 

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Conobbi l'Autrice della presente monografia nel 1968 all'esposizione di Montecarlo e subito mi colpì la sua grande passione per il Terranova, una razza che, prima di dedicarmi al S.Bernardo, già da bambino prediligevo. In quell'occasione, benchè fosse una ragazzina e alle prime armi come espositrice, Emmy dimostrò una tale competenza sulla razza da farmi pronosticare per lei una brillante carriera di allevatrice e di giudice. Già allora si notava fra lei e la sua Terranova, che si chiamava Cora e che divenne poi campionessa italiana ed internazionale, una straordinaria simbiosi e i cinofili sanno che spesso fra padrone e cane si stabilisce una forma di mimetismo per cui entrambi finiscono per rassomigliarsi. Ma al di là di queste considerazioni non vi è dubbio che Emmy Bruno abbia sempre rivelato un “carattere da Terranova” per la tenacia, la pazienza, la puntigliosità e il coraggio nel perseguire i suoi programmi di allevamento e di ricerca di razza.

Del resto il lettore, scorrendo queste pagine, si renderà subito conto del grado di approfondimento da lei raggiunto nella materia cinologica intesa come studio storico del cane nei suoi multiformi aspetti, e nella cinotecnia, con particolare riguardo ai caratteri morfo-funzionali del cane. Il suo commento allo standard rappresenta un esempio classico di cinognostica applicata ed è la prima volta che questa materia viene trattata organicamente in una monografia sul Terranova. Va tenuto presente che lo standard del Terranova pubblicato dalla FCI (su base inglese) è piuttosto impreciso e lontano dal cosiddetto <<ritratto tipo>> prescritto dalla moderna scienza zoognostica. Da qui la necessità di un commento che lo integri su basi rigorosamente cinotecniche dando contemporaneamente una risposta ai numerosi interrogativi che appassionati, allevatori e giudici di continuo si pongono. Con uno stile semplice e senza fronzoli comprensibile anche ai non <<addetti ai lavori>>, la Bruno chiarisce i numerosi punti oscuri di detto standard e ne riempie le lacune. Tanto per fare un esempio, la descrizione della testa – così tipica e differenziata rispetto a tutte le altre razze – è condotta in modo preciso e rigorosamente tecnico, come peraltro la descrizione del treno anteriore con gli inusitati rapporti spalla-avambraccio-metacarpo che contribuiscono a conferire al Terranova aspetto ed andatura da orso.

Ma il terranova è esaminato qui da tutti i possibili angoli visuali tanto che ne esce una immagine completa quale non si era vista finora neppure nelle pubblicazioni apparse all'estero. In ciò l'autrice è stata aiutata, oltre che dalla sua straordinaria passione per il <<magnifico orso>>, anche dalle sue solide basi scientifiche come traspare chiaramente da ogni pagina del volume: Emmy Bruno è infatti medico veterinario. Va precisato che nella stragrande maggioranza i libri sui cani sono degli assemblaggi cuciti più o meno bene, cioè delle scopiazzature di quanto altri hanno scritto cosicché, per esempio, un errore stilato nel 1920 viene ripetuto all'infinito, senza che i vari compilatori si siano mai preoccupati di controllare la verità. Viceversa in quest'opera, a parte le notizie storiche redatte con senso critico valendosi delle più ampie fonti bibliografiche, tutto è originale, personalmente vissuto e sperimentato, cioè genuino e di prima mano. Interessante anche l'accenno che l'Autrice fa del costituzionalismo che è la fonte di ogni tipologia. Tema questo che tutti noi allevatori e giudici dovremmo allargare perché, come diceva anni fa Roberto De Sanctis, emerito giudice prematuramente scomparso, lo studio della costituzione consente di esprimere valutazioni e giudizi sui caratteri biometrici delle razze canine.

Il ritratto del Terranova che scaturisce da questo libro configura un cane non solo da esposizione ma anche da lavoro. E ciò è importante perchè i <<cani oggetto>>, cioè le cosiddette <<ballerine>> create esclusivamente per lo spettacolo sul ring, possiedono una grande eleganza ma hanno perduto ogni contatto con la realtà zootecnica della loro razza. Il Terranova è un cane acquatico, utilitario e la sua tipologia, così fortemente caratterizzata, è stata creata dalla natura e dall'uomo per il salvataggio in acqua; aggiungo che ogni regione del suo corpo è costituita in modo da consentirgli il massimo risultato col minimo sforzo. <<Durch Arbeit zum Typus>> (cioè attraverso il lavoro si perviene al tipo) scriveva negli anni Venti il prof. Heim, uno dei padri del Terranova occidentale, e concludeva: <<Uscire dal tipo da lavoro per farne un giocattolo solo da esposizione, snaturandone le caratteristiche, è assurdo quanto dannoso>>. Vorrei aggiungere a queste sagge parole che paradossalmente solo un cane da lavoro può essere da esposizione.

 

 

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Questo libro che non è soltanto uno studio storico-scientifico sul Terranova ma qualcosa di più perché racchiude nelle sue pagine una esperienza umana vissuta giorno dopo giorno per amore di una razza.

 

 

 

Tipo, Standard ed evoluzione nella Razza Terranova di Emmy Bruno

(Relazione congressuale in occasione del Meeting Internazionale sulla Razza tenutosi a Torino nell'ottobre 1996)

 

 

Il cane nella storia e nella civiltà del mondo

Congresso internazionale di cinotecnia, genetica, alimentazione e psicologia canina